Questo massaggio nasce dall’intuizione di una fisioterapista tedesca, Elisabeth Dike, alla quale venne diagnosticato un grave problema angiospastico alle gambe la cui cura sarebbe stata a breve l’amputazione degli arti inferiori.
Costretta a letto per diversi mesi, e sentendo del fastidio nella zona lombo sacrale, iniziò a massaggiarsi con le dita ad uncino cercando di rilassare la zona.
Fu cosi che sorprendemente quegli arti che ormai sembravano morti iniziarono a formicolare e poco alla volta ripresero la loro attivita.
Così la Dike decise di studiare insieme ai suoi colleghi cosa è accadito e presero ad esame persone con la stessa problematica.
In tutti i pazienti le manipolazioni producevano significativi cambiamenti nel rapporto: nervo spinale/cute, nervo spinale/muscolo, nervo spinale/organo.
Il Massaggio Connettivale è considerato il miglior massaggio TERAPEUTICO RIFLESSOGENO.
È inoltre utilizzato nei casi di contratture, nei post interventi per evitare la formazione di cheloidi, per sciogliere le aderenze, migliorare la cellilite, l’acne in fase non attiva, stimola i fibroblasti per la produzione di collagene ed elastina e così si avrà anche un effetto trofico sui tessuti e quindi anti invecchiamento cutaneo.